Come stacco il tubo flessibile dall'apparecchio?
All’inizio i tubi ad aria e i tubi speciali CO2 sono flessibili e si lasciano facilmente montare sui raccordi. Dopo alcuni mesi, i tubi flessibili diventano sempre più rigidi e si possono staccare dai raccordi solo con un grande sforzo. Però, se tiri forte il tubo flessibile, potresti rovinare il raccordo che nel caso peggiore si può addirittura spezzare. Esegui un taglio laterale sui tubi che vanno staccati e toglili con precauzione. È comunque raccomandabile usare tubi flessibili che abbiano una certa riserva di lunghezza.
La mia valvola di non ritorno è rotta se non riesco a soffiarci dentro?
La molla di sicurezza nella valvola di non ritorno, essendo inserita molto serratamente, assicura che l’acqua non possa rientrarvi. Pertanto la pressione dell'aria di una pompa a membrana o il nostro respiro non è abbastanza forte da aprire la molla. La valvola può essere aperta con la pressione dei sistemi ProFlora bioCO2 e anche dalle serie m e u. Le valvole di non ritorno per l'installazione in combinazione con l’aria hanno una contropressione minore e sono altrettanto disponibili nell’assortimento JBL.
JBL ProFlora bio: quando comincia la fermentazione nel mio BioCo2?
L’inizio della fermentazione di CO₂ non dipende solo dalla temperatura ambiente (ideale 22,5 °C o più alta), ma anche dalla temperatura del recipiente di reazione e dalla temperatura iniziale dell'acqua (ideale 25 °C) per la preparazione. La fermentazione inizia normalmente dopo 48 ore. Se, come nel tuo caso, non si è ancora verificata la produzione di CO₂, potresti provare ad aggiungere più microorganismi. In alternativa, puoi anche aggiungere la stessa quantità di lieviti secchi.
Come posso pulire correttamente il recipiente di reazione del kit ProFlora BioCo2?
Va lavato a mano. La plastica potrebbe essere danneggiata nella lavastoviglie. Si può usare, in aggiunta, una spazzola detergente, un spazzola per bottiglie o JBL WishWash. Si può usare JBL PowerClean o BioClean A come soluzione detergente per rimuovere lo sporco più grosso.
Da dove vengono le mie alghe?
Il problema delle alghe nell’acquario non è da attribuire ad un singolo fattore o a una singola condizione, si tratta invece sempre di una combinazione di diversi fattori, tra cui luce, fertilizzazione, ricambio dell’acqua - concretamente quando e quanto - alimentazione, popolazione ittica e naturalmente i parametri dell’acqua presenti.
Secondo le analisi effettuate nel corso degli anni, le alghe rosse, almeno quelle classiche a pennello e a barba, appaiono in caso dei seguenti parametri:
1° troppo poca anidride carbonica (nel 100% delle vasche controllate): dipendentemente alla durezza carbonatica, il valore del pH dovrebbe trovarsi in ogni caso in un ambito leggermente acido;
2° elevati valori dei fosfati (superiori al 90%): in questo caso serve spesso limitare i fosfati con l’aiuto di JBL PhosEx ultra;
3° troppo poca e troppo irregolare fertilizzazione: devono esserci sempre almeno tracce di ferro;
4° troppo pochi cambi dell’acqua: in caso di problemi con le alghe raccomandiamo cambi settimanali del più del 30%;
5° troppo poche piante a crescita rapida.
Qual'è il miglior modo per combattere le alghe a pennello e le alghe a barba?
1° Aumentare i cambi dell'acqua fino al 30-50% alla settimana.
2° Dopo ogni cambio dell'acqua è necessaria una fertilizzazione regolare, per esempio con JBL Ferropol.
3° Se necessario, ripetere giornalmente il dosaggio del fertilizzante con Ferropol 24.
4° Limitare i nutrienti che incrementano le alghe, in particolare i fosfati se sono presenti in alte quantità, ad es. con JBL PhosEx ultra.
5° La cosa più importante è l'anidride carbonica. Le alghe a pennello e le alghe a barba indicano che nell'acqua c'è troppo poca anidride carbonica. Se è in uso un impianto CO₂ aumentare il dosaggio. Altrimenti si deve prendere in considerazione l'installazione di un impianto CO₂ come ad es. JBL ProFlora u401 o m601.
6° Piantare nell'acquario piante a stelo a crescita rapida che concorrono nel consumo dei nutrienti.
7° Se la corrente è forte va ridotta.
Lo starter di fermentazione JBL BioRefill non parte.
Tieni presente che i microorganismi sono sensibili. Hanno bisogno di calore per iniziare e lavorare in modo ottimale.
Riempi il contenitore di reazione di acqua calda a 25 °C circa dopo aver aggiunto il componente 1. Aggiungi ora i microorganismi e chiudi il contenitore. Agitalo vigorosamente, assicurandoti di tiener chiusa l’apertura con le dita. Poi metti il contenitore di reazione nel Thermobox (vale per ProFlora bio160). La reazione dovrebbe iniziare non più tardi di 48 ore.
Il Taifun P non produce bolle quando lo si usa con JBL bio80 o JBL bio160.
Il Taifun P ha bisogno di pressione per spingere l’anidride carbonica attraverso la fine membrana. La pressione che si forma nelle boccette di reazione di JBL bio80 e JBL bio160 è abbastanza per far funzionare il diffusore.
Se dal Taifun P non escono bollicine fini, si può trattare delle seguenti cause:
1) Non funziona la fermentazione dei microorganismi (vedi le Soluzioni nelle FAQ relative a JBL bioRefill).
2) Potrebbe esserci una perdita nel sistema da dove fuoriesce la pressione. Possibili cause della perdita:
2a) Il coperchio del contenitore di reazione non è avvitato correttamente sulla bombola. Soluzione: pulisci o sostituisci la guarnizione ad anello del coperchio.
2b) Non sono abbastanza stagni i raccordi del tubo flessibile di CO₂ JBL T3 sui collegamenti della bombola e sul JBL SafeStop. Soluzione: spingere fino in fondo i tubi sui raccordi. Se li si usa di frequente, si raccomanda di accorciare il tubo di 1 cm circa.
L’utilizzo di pietre porose e una forte corrente fanno espellere dall’acqua l’elemento nutritivo fondamentale per le piante, la CO2?
In caso di aerazione e/o corrente forte si stabilisce un equilibrio gassoso tra l'aria dell'ambiente e l'acqua. Nell'acqua si forma un contenuto di CO2 pur che sia molto basso e che non si lascia modificare tramite aerazione. Questo basso contenuto è tuttavia troppo poco per la maggior parte delle piante nell'acquario per poter svilupparsi in modo sano. L'acquariofilo è quindi costretto ad un apporto aggiuntivo di CO2 tramite impianti di fertilizzazione con CO2. Il contenuto maggiore che si ottiene in questa maniera viene ridotto o, come si dice nel linguaggio acquariofilo, espulso dall'aerazione e da una corrente forte. Per questa ragione sarebbe corretto arieggiare gli acquari molto piantumati solo di notte e solo se occorre.