Serpenti di mare e razze nelle barriere coralline di Ishigaki
Naturalmente anche qui non tutto è perfetto. Abbiamo trovato dei tratti di barriera che sembravano mucchi di rovine. Le cause della morte dei coralli sono anche qui le temperature dell'acqua troppo alte, che si verificano quando mancano gli uragani.
I cicloni tropicali hanno l'importante compito di mischiare gli strati dell'acqua e di scambiare l'acqua fredda del fondo con l'acqua calda della superficie. In media, le isole vengono colpite cinque volte all'anno da questi tifoni. Nel 2016 mancarono quattro dei cinque tifoni e le temperature dell'acqua salirono. Probabilmente, anche questo è dovuto al riscaldamento globale.
Estremamente velenosi e giocherelloni – i serpenti di mare
Ad ogni immersione abbiamo visto un incredibile numero di serpenti di mare. Se non erano dieci, erano almeno cinque i serpenti di mare che ci accompagnavano durante le nostre gite di immersione e snorkeling.
Emydocephalus ijimae
durante l'accoppiamento
Serpeggiavano rilassati per la barriera corallina, estroflettevano le loro lingue in ogni foro tra i coralli e ogni tanto salivano in superficie per respirare. Qualche volta questi serpenti (Emydocephalus ijimae) ci scambiavano per una barriera e cercavano nella nostra attrezzatura pesci o uova di pesce nascosti. Difficile abituarsi, tanto più che la loro tossina è considerata estremamente potente. Ma i loro denti sono molto corti e non è così facile invitarli a mordere. Se li si lascia ispezionare in pace il nostro corpo e la nostra attrezzatura non succede nulla. Con nessun'altra specie di serpente velenoso si può rimanere così tranquilli.
Lumache dappertutto
Sulle spiagge giapponesi il nudismo è proibito, ma sott'acqua si presentano le meravigliose lumache marine. La varietà di specie è enorme e arriva quasi a quella delle Filippine e della Nuova Guinea.
Halgerda diaphana
Tuttavia ci vogliono tempo e occhi buoni (o una buona guida o entrambe le cose) per scoprire queste piccole bellezze che in parte misurano solo alcuni millimetri o centimetri. Se osserviamo le fotografie di questi animali variopinti sembra impossibile che siano tanto difficili da trovare. Ma nelle barriere colorate questi animaletti sono perfettamente camuffati. I loro colori segnalano la tossicità che assumono per lo più con il cibo. Un polpo stava completamente immobile e lasciava che una lumaca strisciasse sopra la sua vescica senza toccarla o mangiarla, come avrebbe fatto con qualunque altro animale.
Chi non è uno specialista può confondere facilmente i vermi piatti con le lumache. Ci sono vermi piatti tropicali i cui colori non hanno niente da invidiare alle lumache e solo più tardi, in base alle fotografie, vengono identificati come vermi.
Protoceros sp.
Protoceros sp.
Terreno sabbioso, che noia! O no?
I sommozzatori e gli snorkelisti amano i tratti di barriera corallina ricchi di specie diverse e, di regola, sono delusi quando devono nuotare sopra il fondo sabbioso. Ma il fondo sabbioso, con la sua struttura che non offre nascondigli, ha prodotto degli abitanti molto particolari.
Amblyeleotris steinitzi
Stonogobiops xanthorinica
Coloratissimi gobidi vivono come guardiani in simbiosi con laboriosi crostacei, terrificanti anguille serpenti lunghe 80 cm aspettano, interrate verticalmente, una preda imprudente. Piccoli gamberetti imperatore di soli 2 cm in bianco e arancione vivono su cetrioli di mare lunghi 60 cm i quali, a loro volta, masticano con calma il fondo. E ancora molti altri animali aspettano di essere scoperti da un occhio esperto. Chi passa velocemente sopra il fondale sabbioso si perde il meglio!
Ophichthus melanochir
Periclemenes imperator
Che cosa si vede SOTTO una barriera corallina?
Come ultima immersione ci siamo regalati qualcosa di molto particolare: in un tratto di barriera tra Ishigaki e Iriomte c'erano numerosi passaggi che conducevano in profondità sotto la barriera o l'attraversavano. Speleologia "light", per così dire. Era biologicamente interessante vedere la struttura della barriera dal basso. Una barriera cresce sempre e solo quando sopra qualcosa si distrugge o muore. Solo a quel punto ci sarà posto per il nuovo corallo che cresce su quello morto.
Cosi nei secoli si formano le barriere coralline, che crescono sempre verso il sole. Non tutti noi eravamo sub esperti e vorrei esprimere tutto il mio rispetto ai nostri principianti che, senza timore, si sono infilati in buchi stretti e neri sul fondo della barriera, per attraversare passaggi bui. Qualche volta la strettezza era tale che, con le bombole sulla schiena, rimanevamo impigliati oppure dovevamo tendere in avanti le braccia per avanzare. Ma l'esperienza di vedere una volta dal basso le imponenti strutture basilari dei coralli è stata molto speciale e assolutamente da consigliare.
Ci sono i pesci chirurgo gialli in Giappone?
Siamo rimasti stupiti quando alla fine di un'immersione abbiamo visto tre pesci chirurgo completamente gialli che mangiavano le alghe nuotando assieme. Il pesce chirurgo giallo delle Hawaii (Zebrasoma flavescens) vive in una regione tra le Hawaii, le isole Marshall, le Filippine e anche il Giappone meridionale!
Zebrasoma flavescens, giovane
Zebrasoma scopas, giovane
Dato che questo pesce chirurgo è tanto popolare negli acquari, è stato proprio bello poterlo osservare una volta in pace nel suo habitat naturale. Dopo l'immersione abbiamo discusso a bordo se si trattasse veramente dello Zebrasoma flavescens o della varietà gialla dello Zebrasoma scopas, il codolo marrone. Pare molto difficile distinguere le due specie (nella varietà gialla). Nella ricerca su internet abbiamo notato che la varietà gialla dello Zebrasoma scopas ha un leggero orlo blu sul bordo della pinna. I "nostri" animali non avevano questo bordo. Dunque noi siamo dell'opinione che si trattasse proprio del pesce chirurgo giallo delle Hawaii!
Anche 5 metri di pesce vanno puliti – la stazione di pulizia delle manta
Le mante non sono assolutamente degli abitanti ideali d'acquario. Solo in grandissimi acquari pubblici è possibile tenerle per lunghi periodi di tempo e c'è da domandarsi se sia veramente necessario chiudere questi giganti gentili in un acquario. Questo però fa parte della continua discussione sugli animali negli zoo. È chiaro che OGNI sommozzatore o snorkeler è strafelice quando vede una manta sott'acqua.
Osservare l'elegante stile di nuoto di questi pesci larghi fino a sette metri è una delle esperienze più coinvolgenti che si possa vivere sott'acqua. Normalmente passano di fianco al sommozzatore senza quasi guardarlo. Solamente quando le mante trovano un punto ricco di plancton cominciano a fare le loro acrobazie a bocca spalancata. Un'altra possibilità di osservare in tranquillità le mante sono le stazioni di pulizia, come le abbiamo visitate noi.
Le mante si avvicinano fluttuando, si lasciano pulire dai pesci pulitori e se ne vanno per ritornare più volte. Tutto questo non ha nulla a che fare con l'acquariofilia ma è stata sicuramente una delle esperienze più entusiasmanti di tutta la spedizione esplorativa.
In natura gli abitanti delle barriere mangiano il mangime JBL?
In ogni spedizione testiamo se i pesci in libertà assumono di propria volontà il mangime JBL. È sempre stupefacente vedere quante specie di pesci, che negli acquari sono considerati schizzinosi, in natura accettano subito o con un breve indugio il mangime JBL granulato (JBL MariPearls). Il problema che si pone sempre è che i pesci damigella imparano per primi che c'è qualcosa gratis e le altre specie non hanno quasi più un'opportunità, come mostrano le fotografie.
Analisi dell'acqua:
Misurato vicino alla spiaggia (25/10/19, ore 17:05)
Posizione
24°28'17.77 N
124°07'31.06 E
Temperatura dell'acqua di superficie:
Conduttanza:
Densità:
KH:
pH:
Calcio:
Magnesio:
Ossigeno:
26,8 °C
52,2 mS
1,025
7,5 °dKH
8,4
440 mg/l
1480 mg/l
10 mg/l
Misurato dalla barca sulla barriera davanti alla costa nord-occidentale (26/10/19, ore 12:00):
Posizione
24°24'20.52 N
124°07'04.44 E
Temperatura dell'acqua di superficie:
Conduttanza:
Densità:
KH:
pH:
Calcio:
Magnesio:
Ossigeno:
26,6 °C
50,7 mS
1,024
5,5
8,2
440 mg/l
1360 mg/l
10 mg/l
È particolare la durezza carbonatica relativamente bassa di 5,5 °dKH. Non c'erano state forti piogge e comunque non è chiaro perché il KH qui risulti così basso.
Mentre gli altri dormivano: serpenti di mare a terra e granchi giganti
La sera, alcuni di noi erano ancora talmente svegli e curiosi da voler studiare i biotopi che circondavano l'albergo. Armati di torce, lampade frontali e apparecchi fotografici andammo lungo la spiaggia verso le mangrovie. Già all'andata scoprimmo che alcuni dei serpenti marini che di giorno avevamo potuto osservare sott'acqua nelle barriere, nuotavano ora in pochi centimetri d'acqua e strisciavano addirittura sulla spiaggia.
Emydocephalus ijimae
Emydocephalus ijimae
Lasciammo poi la spiaggia seguendo il corso di un fiume verso le mangrovie. I serpenti evitavano l'acqua salmastra e rimanevano nella pura acqua di mare. Ma sempre più granchi correvano in giro: granchi piccoli, granchi medi e poi – un granchio grossissimo!
Ocypode cordimana
Scylla olivacea
Scoprimmo alcuni predatori notturni anche nel fiume. Il risultato erano i pesci preda che saltavano.
Gli animali più belli del Giappone: il plancton marino!
Visto che avevamo con noi una specialista come Anke Morbitzer della ditta Bresser, è stato ovvio catturare gli esseri viventi più piccoli e osservarli al microscopio. Il nuovo microscopio da viaggio Bresser che occupa pochissimo spazio e le sue prestazioni sono eccellenti.
Gli organismi del plancton visti al microscopio si possono determinare solo grossolanamente. Dato che quasi tutti gli abitanti del mare attraversano uno stadio planctonico, abbiamo scoperto crostacei, polipi e molte diatomee che al microscopio appaiono veramente tra gli organismi più belli del mondo!
Qualche volta qualche cosa va veramente storta!
Prima di iniziare un viaggio si cambiano tutte le batterie e si fanno fotografie di prova. Malgrado ciò qualcosa può andare storto. Nel nostro caso le nuove pile piccole da 3,6 V per il convertitore batterie si sono esaurite contemporaneamente in due delle custodie subacquee. Nemmeno le batterie di riserva hanno potuto rimediare. Probabilmente le batterie appena acquistate erano già prossime alla scadenza. Così abbiamo potuto fare solamente 1-2 fotografie con il flash e poi è mancata l'energia. Eravamo furenti.
E cosa vive ancora nella barriera?
Concluse tutte le misurazioni, terminati tutti i testi di alimentazione e tutti gli altri compiti, e rimasto del tempo per godere finalmente della barriera corallina e fare amicizia con alcuni dei suoi abitanti come i cefalopodi.
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